Dal punto di vista della fashion semiology è utile evidenziare come venga utilizzata una doppia connotazione simbolica.
La prima è il riferimento al nome della collezione: Dionysus.
Inizialmente Dioniso fu un dio arcaico della vegetazione, in particolare legato alla linfa vitale che scorre nei vegetali, la linfa che si ritrae nel mondo ctonio durante i mesi invernali e che poi torna a scorrere vivida in quelli estivi, ed infatti gli erano cari tutti quei frutti ricchi di succo dolce, come l'uva, il melograno o il fico.
Successivamente venne identificato in special modo come Dio del vino, dell'estasi e della liberazione dei sensi, quindi venne a rappresentare l'essenza del creato nel suo perenne e selvaggio fluire, lo spirito divino di una realtà smisurata, l'elemento primigenio del cosmo, l'irruzione spirituale della zoé greca, ossia l'esistenza intesa in senso assoluto, il frenetico flusso di vita che tutto pervade.
Risulta così evidente percepire tale linfa vitale e in generale lo spirito dionisiaco in tutte le creazioni della collezione: dalla variante bocca, fulmini e ricamo trompe l'oeil con paillette, a quella con con fiori e uccello.
La seconda connotazione simbolica è invece di natura geografica.
I flagship stores di Roma, New York, Londra, Parigi, Shanghai, Hong Kong, Tokyo e Dubai adottano, grazie al contribuito del Creative Director Alessandro Michele, decorazioni speciali differenziate per ogni città.
Ad esempio, lo stile venduto a Londra è decorato con un serpente e le immancabili rose, mentre nella versione di Dubai appaiono stelle marine e libellule.
stile Dubai |
stile Londra |
GUCCI E LE BORSE DIONYSUS: LA DOPPIA CONNOTAZIONE SIMBOLICA
Reviewed by Polisemantica
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5:26:00 PM
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